Oggi vogliamo raccontarvi la storia di DNA Bio e di Paolo Bacchini, un produttore romagnolo, che ha fatto della sua scelta di vita e alimentare un progetto lavorativo innovativo. Il suo obiettivo? Promuovere e facilitare un’alimentazione sana ed equilibrata anche per chi ha poco tempo.
Chi ci segue e ci conosce già da un po’, sa che tendenzialmente non amiamo i cibi confezionati e i prodotti già pronti perchè non rispettano il nostro stile di vita principalmente per due motivi:
1. da un punto di vista salutistico
2. perchè pensiamo e sosteniamo l’idea che il tempo per prendersi cura di sé stessi passi anche attraverso la scelta accurata delle materie prime e il tempo per cucinarle.
Ma ahimè.. siamo umane e a volte anche noi arriviamo a casa la sera e non sappiamo proprio dove sbattere la testa perchè tra un appuntamento di lavoro, il portar fuori il cane e la palestra proprio non abbiamo fatto in tempo a fare spesa e il frigo fa l’eco! Non succede spesso, ma so che per molti è così, e allora abbiamo deciso di affacciarci in questo mondo, guardare lo scaffale del supermercato dei cibi preparati per cercare di trovare una soluzione sana, buona e veloce da tenere in dispensa, che venisse incontro alle esigenze e urgenze dell’ultimo minuto.
Dobbiamo ammettere che quei banconi pieni di prodotti confezionati ci scoraggiano un po’… ma tra le varie scatole abbiamo trovato i preparati di DNA Bio, tutti vegetali, senza glutine e privi di conservanti e addensanti. Dalla lettura dell’etichetta ci convincono: conosciamo tutti gli ingredienti e non ci sono addensanti, conservanti e sigle strane. Acquistiamo qualche scatola da assaggiare: i Burger vegetali con quinoa e ceci, i Falafel con ceci, cumino e coriandolo e la Piadina con quinoa e lenticchie rosse. Di confezioni ce ne sono tantissime, ma scegliamo prodotti che abitualmente prepariamo homemade per fare un confronto.
La preparazione è davvero rapida, i prodotti si presentano essiccati e vanno reidratati solo con acqua ed olio d’oliva extravergine. Giusto il tempo di formare i burger e piastrarli in padella e si comincia a sentire il profumo del sesamo, del curry e dei ceci. Stentavamo a crederci, lo ammettiamo, il sapore dei Burger con ceci e quinoa era autentico, si sentivano davvero le materie prime e nel complesso ci sono piaciuti.
Incuriosite abbiamo cercato qualche informazione in più dell’azienda e, dalla chiacchierata con Paolo, è nato il desiderio di raccontarvi la sua storia e quella della sua azienda DNA Bio: un progetto ambizioso che rivoluziona la concezione di “preparato alimentare” perchè si differenzia fortemente dal prodotto confezionato.
Ecco la sua storia.
Ciao Paolo ci racconti qualcosa di te? Chi sei e come è nata l’idea di creare DNA bio?
Sono Paolo Bacchini, ho 47 anni, e sono romagnolo. Da piccolo sono cresciuto in ambiente contadino, sempre a contatto con la terra e la campagna. I miei genitori, che lavoravano entrambi, mi lasciavano spesso dai miei nonni e così trascorrevo intere giornate a contatto con la natura.
Con mio nonno stavo nel campo e grazie a lui ho percepito e fatto mio il rispetto per la natura e per le forme di vita, quale fosse la reale percezione del tempo e lo scandire del suo percorrere attraverso il ritmo della natura.
La sveglia era presto con il sorgere del sole e la sera ci si coricava seguendo il ciclo naturale della vita. Ho in mente il ricordo di mio nonno che cammina piano, fischiettando, in armonia con la natura.
Il ricordo legato a mia nonna invece riguarda la preparazione dei pasti e la conservazione. La produzione in eccesso delle verdure estive veniva fatta essiccare al sole, per togliere l’acqua e mantenere inalterate le proprietà. Al momento necessario le riutilizzava per preparare le zuppe durante l’inverno ad esempio. Ed è grazie a questa profonda esperienza che oggi sono qui, ne ho fatto tesoro.
Poi sono cresciuto e mi sono formato in ambienti diversi, ho lavorato in grandi aziende a Milano e mi occupo tuttora di formazione manageriale. Fino a qualche anno fa facevo la spola da Milano per lavoro poi, quando è nato mio figlio Gianmarco, mi sono reso conto che mi stavo perdendo qualcosa di importante: il tempo con mio figlio!
Quella sensazione mi ha fatto capire che stavo percorrendo una strada che non era più la mia e così ho deciso di cambiare direzione riprendendo il contatto con ciò che sento di autentico. Sono partito dal fatto che sono un consumatore attento e quindi ho deciso di iniziare un percorso di cambiamento e di studio per poter comprendere il settore alimentare.
Sapevo che potevo contare sulle mie esperienze professionali a livello imprenditoriale, ma ho voluto completare la formazione anche in settori in cui non avevo specifiche competenze tecniche: ho scelto di inserirmi in un settore nuovo per me, in cui però credo profondamente, perchè alla base c’è una scelta personale e non di profitto economico.
In DNA Bio hai scelto di utilizzare materie prime biologiche, 100% vegetali e senza glutine. Da dove viene la materia prima?
Le materie prime le acquistiamo da buyers italiani e stranieri: l’80% dei prodotti è italiano e circa un 20% degli ingredienti sono stranieri, ad esempio le spezie e altri ingredienti che propriamente hanno origini estere.
Ma tutte le materie prime sono certificate biologiche, 100% vegetali e senza glutine.
Che linee di prodotti hai sviluppato in DNA bio e come nascono le ricette?
I prodotti DNA Bio abbiamo tutti prodotti perfetti per chi segue un’alimentazione senza glutine, vegana e vegetariana, perchè sono 100% bio, veg e gf. Ma ovviamente sono adatti a tutti perchè le confezioni contengono materie prime selezionate e richiedono solo poco tempo per la preparazione e la cottura, quindi vanno incontro alle esigenze anche di chi vuole seguire un’alimentazione corretta ma ha poco tempo per fare spesa e cucinare.
Nelle confezioni sono presenti solo ingredienti naturali riconoscibili, non ci sono additivi, nè zuccheri, nè gomme aggiunte perchè, come afferma anche il prof. Berrino:
Se vuoi sapere se un alimento è sano, porta al supermercato tua nonna e leggile gli ingredienti: se non li conosce, non comprare quel prodotto.
Qual’è il concept dell’azienda?
Tendenzialmente non mi piacciono le etichette, io non sono vegano o vegetariano, ma seguo un’alimentazione corretta e sana e ho un profondo rispetto per tutte le forme di vita e le scelte individuali, quindi non avevo intenzione di creare un prodotto con queste etichette.
Ho scelto di mettere nel mercato solo prodotti di origine vegetale e senza glutine per andare incontro alle esigenze alimentari di più persone possibili. Il mio primo obiettivo in DNA bio è quello di trasmette con coerenza i valori in cui credo e che ho avvalorato grazie a studi di settore. Vi spiego brevemente da dove sono partite le mie analisi e perchè ho deciso di create un prodotto che si presenta essiccato e ha bisogno solo di idratazione per poter essere preparato, cotto e consumato senza alterare il patrimonio nutrizionale insito nella materia prima.
Mi sono chiesto, che cosa c’è oggi nel mondo del bio, e la risposta è: materie prime e prodotti finiti.
Il consumatore che acquista la materia prima, fresca o secca, deve poi lavorarla e avere competenza e tempo, ed è sempre la scelta migliore.
I prodotti finiti hanno il “vantaggio” di essere già pronti da mangiare, ma hanno molti limiti. Vengono infatti preparati settimane (o mesi) prima, quindi la materia prima, entrando già a contatto con i liquidi, ha già iniziato il processo di degenerazione e per mantenerla “fresca” devono essere aggiunti conservanti e agenti chimici, e quando arriva nel piatto del consumatore non ha più elementi nutrizionali attivi.
Il prodotto finito è fuori da ogni principio logico a livello di salute
I processi che vengono attivati nei prodotti finiti che lo rendono di scarsa qualità sono 3:
- la putrefazione: il prodotto viene idratato giorni o settimane prima del consumo, quindi inizia il processo di deterioramento per l’appunto
- la cottura: il prodotto viene cotto (o pre cotto) e preparato ad alte temperature quindi perde le proprietà nutritive
- la qualità: la qualità di acqua e olio che vengono utilizzati per la preparazione è di scarsa qualità per abbassare prezzi di mercato
Le analisi che vi propongo in maniera semplificata sono state fatte in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico di Pesaro Urbino in associazione alle analisi di mercato del settore. Tutto questo per spiegarvi che cosa mi ha spinto a differenziarmi dal mercato dei prodotti finiti, per tornare a pensare a ciò che faceva mia nonna: miscelava le materie prime essiccate al sole e le idratava solo nel momento in cui era ora di mangiarle, per preservare tutte le qualità degli ingredienti.
Dalla saggezza dei miei nonni, e delle vecchie generazioni in generale, sono quindi arrivato a creare una nuova idea per preservare le proprietà nutrizionali. Ecco il concept di DNA Bio:
- le materie prime bio sono essiccate sotto i 42° per preservarne le qualità
- il cliente usa acqua e olio evo di sua scelta
- il cliente li ideata solo nel momento della preparazione e li prepara in 3 minuti, mangiando un prodotto fresco
Dove sono reperibili i prodotti DNA Bio?
I prodotti DNA Bio sono reperibili nello shop on line, in varie catene di supermercati tra cui Natura Si e Auchan, e nel circuito Fiori di Loto.
Che progetti hai per il futuro di DNA Bio?
In questo periodo stiamo cambiando il packaging dei nostri prodotti perchè vorremmo proporre delle monoporzioni all’interno delle confezioni, in modo da permettere sia una buona conservazione, sia per dare la possibilità di variare le preparazioni a seconda dei gusti all’interno del nucleo familiare.
Il progetto più grande a cui aspiro è di arrivare a curare l’intera filiera: dal campo alla tavola, per gestire e controllare tutta la produzione e tracciare il 100% della filiera. Per poter realizzare questo progetto stiamo investendo nei nostri clienti e nel prodotto che realizziamo, ed è proprio grazie ai clienti che ci scoprono e comprano nostri prodotti che riusciamo ad investire per allargare produzione, senza bisogno di intermediari finanziari.
Quando ho deciso di dare vita al progetto DNA Bio, ho pensato che sarebbe stato bello creare prodotti biologici creati con la stessa logica della tradizione contadina adattati alle esigenze dei clienti nella vita attuale. Paolo Bacchini – Founder DNA bio
Grazie a Paolo che ha dedicato il suo tempo per raccontarci il progetto DNA Bio e soprattutto in bocca al lupo per il suo ambizioso progetto di gestione e controllo dell’intera filiera, che sarebbe un’ulteriore garanzia e sicurezza per i consumatori.
Abbiamo assaggiato pochi prodotti perchè amiamo cucinare e sperimentare con materie prime fresche, ma senz’altro se dovessimo scegliere tra le tante confezioni nel mercato, la linea DNA Bio ci ha colpito per il gusto, ma anche per il nuovo segmento di mercato in cui si è inserito Paolo per garantire un prodotto sano e rispettoso dei principi nutritivi degli ingredienti, che si prepara in pochi minuti idratando semplicemente la materia prima.
Al momento il suggerimento che possiamo dare a Paolo è di pensare ad un confezionamento biodegradabile, soprattutto in vista delle monoporzioni, per impattare meno l’ambiente già fortemente danneggiato da accumuli di plastica.
E tu conosci già la linea DNA Bio? Fateci sapere cosa ne pensate!
DNA Bio – Morciano di Romagna
Tel. 0541.183.70.25 – info@dnabio.it
Leave a Reply